Lungo il versante occidentale della strada pedemontana che da Camigliano conduce a Giano Vetusto, in località “Colonne Spezzate”, si conservano i resti di monumentali cisterne romane a camere parallele comunicanti, databili tra la fine del II e gli inizi del I sec. a.C.
Ancora parzialmente interrate, le cisterne sono lunghe circa 18 metri, per una profondità di 3,50 metri e sono caratterizzate da almeno otto camere a pianta rettangolare, larghe ciascuna 2,50 metri e intercomunicanti attraverso sette aperture ad archi.
La struttura è interamente coperta con volte a botte ed è costruita attraverso murature in opera cementizia, con paramento in opus incertum. Queste pareti sono rivestite da intonaco di malta idraulica mentre le murature dei lati minori risultano ricoperte da uno spesso strato di cocciopesto.
I lati corti delle cisterne sono tutti contraddistinti, sia sul versante occidentale che su quello orientale, da finestre a bocca di lupo, caratterizzate dal piano di base in scivolo verso l’interno della struttura.
L’ubicazione delle cisterne, costruite in asse con il declivio di Monte Pozzillo, ha permesso di ipotizzare che l’approvvigionamento idrico di questa struttura avvenisse per mezzo delle acque di ruscellamento dal rilievo che, trasportate dai canaloni naturali che lo contraddistinguono, erano probabilmente convogliate, attraverso condutture interrate, presso le finestre a bocca di lupo delle cisterne, che ne consentivano quindi l’afflusso all’interno della struttura.
Le cisterne costituivano un’importante riserva di acqua, stimabile in almeno 1200 metri cubi, che in epoca romana probabilmente fu utilizzata sia per attività produttive che per l’irrigazione dei campi ai fini di un’agricoltura specializzata.
Fonte: M. Di Niola, “Il territorio di Camigliano. I dati archeologici. Sito 31”, in Carta Archeologica e Ricerche in Campania. Fascicolo 9: Comuni di Camigliano, Savignano Irpino, Sperone. Atlante Tematico di Topografia Antica suppl. XV, Roma, pp. 159-167.
M. Di Niola , S. Del Prete, «Le cisterne romane di Camigliano: un modello digitale peruna fruizione allargata», in II Jornadas de Doctorandos. Humanidades Digitales:Historia, Arte yArqueología – 9-10 Marzo 2017, Getafe (Spain) 2018.
Video: Ricostruzioni virtuali a cura di Sofia Del Prete